Il giocattolo “Gender Neutral” è un tema di attualità e dibattito sociale che ha preso piede oltre oceano, nella California del 2024 con l’introduzione obbligatoria di una sezione per giocattoli gender neutral nei principali negozi. Si tratta, infatti, di un’azione volta a promuovere l’uguaglianza di genere fin dalla giovane età. La questione, affrontata attraverso una normativa che coinvolge i rivenditori con almeno 500 dipendenti, suscita dibattiti e reazioni contrastanti.
La legge, entrata in vigore all’inizio dell’anno ma risalente al 2021, è stata promossa dal deputato democratico Evan Lowe, ispirato dalla semplice domanda di una bambina di otto anni: “Perché un negozio deve dirmi se una maglietta o un giocattolo è per una ragazza?”. Una riflessione che ha spinto alla creazione di una sezione che va al di là dei tradizionali confini di genere.
Nonostante l’obiettivo di favorire l’inclusività e permettere ai bambini di esprimersi liberamente, c’è chi si oppone a questa imposizione, come dichiara Jonathan Keller, presidente e CEO della California Family Council. Egli sostiene che, sebbene dovremmo avere compassione per chi vive disforia di genere, forzare i venditori a sottoscrivere messaggi sulla sessualità e il genere rappresenta una violazione della libertà d’opinione.
Tuttavia, la realtà pratica sembra indicare che la divisione binaria tra sezioni per maschi e femmine rimarrà invariata, con l’aggiunta di un reparto neutro. Il deputato Lowe spiega che ciò permetterà ai bambini di esprimersi senza pregiudizi, individuando possibili differenze ingiustificate in prodotti simili e, idealmente, aprendo spazi di discussione sulla questione.
Intanto, il richiamo della Spagna all’importanza di eliminare gli stereotipi di genere nelle pubblicità dei giocattoli pone l’accento sulla necessità di un approccio più inclusivo al gioco, dichiarando che “il gioco non ha genere“.
Resta da chiedersi: quando avremo una simile iniziativa in Italia? La risposta rimane incerta, ma l’evoluzione di tali normative dipenderà da una serie di fattori, tra cui il dibattito pubblico, l’evolversi delle opinioni sociali e la volontà politica del Paese.
La decisione di respingere questi stereotipi nelle pubblicità dei giocattoli rappresenta un passo importante verso la creazione di uno spazio di gioco più diversificato e aperto a tutti i bambini, indipendentemente dal loro genere. Questo approccio non solo favorisce l’uguaglianza di opportunità, ma incoraggia anche la libertà individuale e l’autenticità nelle scelte di gioco.
Il messaggio fondamentale, che il gioco dovrebbe essere un’esperienza senza confini di genere, risuona come un invito a riconsiderare e ridefinire gli stereotipi culturali. L’impatto positivo di questa prospettiva si riflette nel modo in cui la società può evolversi, abbracciando la diversità e consentendo ai bambini di esplorare il mondo del gioco senza limitazioni predefinite.
Stefanie Pappalardo, Digital Marketing Executive
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