I mille colori e significati delle bandiere LGBTQIA+

Un noto scrittore e studioso italiano di aforismi ha detto: “La bandiera è qualcosa che ha a che fare con il cielo, il vento e la libertà”. Ed è per questo che nell’articolo di oggi cercheremo di spiegare il perché delle bandiere arcobaleno in cui la comunità LGBTQIA+ si identifica.

La forza della bandiera

La bandiera, si sa, è uno strumento prezioso attraverso il quale è possibile veicolare messaggi istantaneamente riconoscibili e profondamente riecheggianti per chi ne cerca un significato specifico. Rappresenta lo spirito di una comunità, riunendola intorno a un simbolo condiviso ed è uno degli strumenti più potenti attraverso cui un gruppo di persone ha la possibilità di esprimersi e, nel caso della comunità LGBTQIA+, di riconoscere l’identità sessuale che sente più sua.

La storia e l’evoluzione delle bandiere del Pride

Le bandiere del Pride LGBTQIA+, con i loro colori vivaci, sono ormai un vero emblema della forza della comunità e della lotta per la visibilità, l’inclusione e i diritti civili. Le bandiere appese oggi nelle case e nelle aziende portano con sé una iconografia ben nitida, frutto della lunga storia della comunità risalente allo scorso secolo (descritta in un precedente articolo) nell’uso del colore per promuovere la visibilità e per supportare il movimento sociale.

A titolo esemplificativo: nell’Inghilterra vittoriana un uomo omosessuale poteva utilizzare un garofano verde sul bavero per fare un sottile riferimento alla sua sessualità, una tendenza, questa, inaugurata dallo scrittore Oscar Wilde. Negli anni ’70, invece, le persone queer si presentavano alle manifestazioni indossando magliette e fusciacche color lavanda, perché “lavender” era un nomignolo dispregiativo utilizzato per descrivere i membri della comunità queer. Il triangolo rosa, invece, veniva utilizzato originariamente nella Germania nazista per identificare gli omosessuali nei campi di concentramento ed è stato rivendicato come emblema gay negli anni ’80 prima di essere sostituito da un simbolo più allegro: la Bandiera Arcobaleno.

Il design e il simbolismo delle bandiere del Pride

Osservando le bandiere del Pride più popolari, appare evidente che i designer siano ricorsi a un approccio intenzionalmente simile all’uso del colore nelle loro creazioni. I colori della bandiera del Pride riecheggiano il trascorso, le vicende e le identità uniche della comunità.

Il primo artista della bandiera pride – riconosciuta nel 1978 – è stato Gilbert Baker. L’attivista ricevette da Harvey Milk, il primo uomo apertamente gay ad essere eletto a una carica pubblica in California, l’incarico di disegnare un simbolo che affermasse la comunità LGBTQIA+, che ispirasse, dopo il sopracitato triangolo rosa, pura gioia e positività.

Baker ha scelto i colori dell’arcobaleno perché gli arcobaleni sono da sempre simbolo di speranza e ad ogni colore assegnò un significato (al rosa la sessualità; al rosso la vita; all’arancio la cura; al giallo la solarità; al verde la natura; al turchese l’arte e la magia; al blu l’armonia e la pace; al viola, infine, lo spirito della comunità LGBTQIA+).

Le prime versioni della bandiera furono cucite a mano da Baker e da una squadra di volontari per essere sventolate durante la parata del Gay Freedom Day del 1978 a San Francisco. Fucsia e turchese furono poi rimossi dalla bandiera in modo che potesse essere prodotta in serie, e la Bandiera Arcobaleno a sei bande divenne uno dei simboli più riconoscibili del moderno movimento LGBTQIA+. La bandiera a sei bande (spesso chiamata semplicemente Bandiera Arcobaleno) è stata riprodotta nella progettazione della Bandiera del Pride di Filadelfia e della Bandiera del Progress Pride.

La Bandiera del Pride di Filadelfia

La Bandiera del Pride di Filadelfia è stata svelata per la prima volta al Philly Pride nel 2017 e da allora è stata avvistata in tutto il mondo.

La bandiera del Pride di Filadelfia è un’evoluzione della Bandiera Arcobaleno a sei bande. Presenta strisce nere e marroni aggiunte alle sei bande di colore originali e simboleggiano le comunità nere e latine che hanno strenuamente combattuto in prima linea nel movimento LGBTQIA+ e sono troppo spesso dimenticate dalle narrazioni tradizionali.

La Bandiera del Progress Pride

La bandiera del Progress Pride, poi, è stata concepita nel 2018 dall’artista Daniel Quasar come evoluzione della bandiera del Pride di Filadelfia. Questa rappresenta la lotta costante della comunità LGBTQIA+ alla conquista dell’inclusione e dell’uguaglianza, riconoscendo le lotte portate avanti dalle persone queer di colore e della comunità trans.

Quasar ha aggiunto le bande bianche, rosa e azzurre per incorporare la Transgender Pride Flag nel design, mentre le strisce nere e marroni rappresentano le persone queer di colore, proprio come accade nella bandiera di Filadelfia. Secondo Quasar, la striscia nera serve anche come tributo a “coloro che vivono con l’AIDS, lo stigma e il pregiudizio che li circonda, e coloro che sono stati persi a causa della malattia”. L’artista ha volutamente posizionato queste nuove strisce sul paranco della bandiera, riproducendo una forma a freccia che simboleggia il movimento verso il futuro. La freccia è posizionata lungo il bordo sinistro della bandiera e sta a significare che c’è ancora molta strada da fare per raggiungere l’uguaglianza e il progresso.

La Bandiera del Pride Bisessuale

Nel 1998, l’attivista Michael Page ha creato la bandiera del Pride Bisessuale per aumentare la visibilità e la consapevolezza per la comunità bisessuale. Page aveva notato che la tradizionale Bandiera Arcobaleno offriva un simbolo di appartenenza per la comunità gay e voleva creare qualcosa di paragonabile per la comunità bisessuale.

La striscia rosa simboleggia l’attrazione per lo stesso sesso e la striscia blu quella per il genere opposto. Unendo il rosa e il blu, la striscia viola rappresenta un mix di attrazione per lo stesso genere e per quello opposto. Page ha dichiarato quanto segue sui colori:

“La chiave per comprendere il simbolismo della bandiera del Pride Bi è sapere che i pixel viola del colore si fondono in modo impercettibile sia nel rosa che nel blu, proprio come nel ‘mondo reale’, dove le persone bi si fondono in modo impercettibile sia nelle comunità gay che in quelle etero.”

La Bandiera del Pride Lesbico

Nel 2018, la blogger di Tumblr Emily Gwen ha introdotto una versione popolare della bandiera del Pride Lesbico contemporaneo che presentava sette sfumature di arancione e rosa, semplificato, più avanti, in cinque colori. L’arancione scuro rappresenta l’anticonformismo di genere, l’arancione chiaro rappresenta la comunità, il bianco rappresenta il rapporto lesbico con la femminilità, il rosa presenta serenità e pace e il rosa scuro rappresenta la femminilità.

La Bandiera del Pride Transgender

La donna trans e attivista Monica Helms, nel 1999, ha creato la bandiera del Pride Transgender per simboleggiare la diversità della comunità trans e i diritti per i quali lotta ancora oggi. Il design di Helms contrasta con le scelte cromatiche del rosa per le bambine e del blu per i bambini, in riferimento a come le persone transgender non si riconoscono nelle identità di genere che sono state assegnate alla nascita.

Nella bandiera del Pride Transgender, il rosa celebra coloro che si identificano come donne nonostante il genere assegnato alla nascita, e il blu celebra coloro che si identificano come uomini nonostante il genere assegnato alla nascita. Il bianco, invece, include le persone intersessuali e coloro che sono in transizione o non hanno un genere definito.

Helms ha così dichiarato: “Lo schema è tale che, indipendentemente dal modo in cui lo osservi, è sempre corretto, a simboleggiare che troviamo la correttezza nelle nostre vite”.

Supporto legale per la comunità LGBTQIA+

Il dipartimento GayLawyers di Giambrone & Partners Studio Legale Internazionale, attraverso il suo lavoro quotidiano, celebra qualsiasi tipo di queste diversità e identità ed è pronto, sempre, ad offrire il proprio supporto. Per ricevere maggiori informazioni scrivi a: info@giambronelaw.com

 

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